[BNT Ritratto]“Voglio creare della musica in cui le persone possano ritrovarsi"
- @theroseitalia
- 23 ago 2019
- Tempo di lettura: 11 min
The Rose, Kim Woosung, “Voglio creare della musica in cui le persone possano ritrovarsi" (titolo intero)

Kim Woosung, il ragazzo che, nel 2012, catturò il cuore di tutti gli spettatori della prima stagione di K-Pop Star. Il ragazzo che dall'America volò fino a qui e che, aggrappato alla sua chitarra, cantò una melodia con quel tono un po' speciale che lo caratterizza. Il tono distintivo della sua voce, perfetta per ogni orecchio, lasciò gli spettatori con un ricordo indelebile e molti fan a votare per lui.
A quel tempo, il sogno di diventare un cantante non era poi così forte, ma l'apparizione a K-Pop Star gli ha fatto spalancare gli occhi su quello che era il mondo musicale. Nei 5 anni successivi Kim Woosung ha lavorato duramente per affinare le sue abilità.
Come membro di una band e come solista, Kim Woosung, che aveva trovato difficoltà nel cogliere i suoi veri colori, ricomparve davanti a noi nel 2017 come cantante e leader della band The Rose. Il tono di voce che ci aveva catturati tutti era ancora lì, ma le sue prodezze musicali e la sua bellissima immagine erano maturate. E dopo 2 anni, Kim Woosung dei The Rose, afferma di essere felice ogni singolo giorno. Bello anche da ascoltare, le sue canzoni sono stupende (NdA: loro usano "felice da ascoltare"). Ho incontrato Kim Woosung, dei The Rose, che canta meravigliosamente.
Q. Cosa ne pensi del servizio fotografico?
Ero davvero felice perché era con BNT di cui ho sempre guardato i lavori e con cui ho sempre voluto fare un servizio.
Q. Come sei stato ultimamente?
Sono stato molto impegnato: preparativi del mio album solista, l'album dei The Rose, i concerti di Superband.
Q. Hai dimostrato tutto il tuo potenziale riuscendo ad arrivare alla finale di Superband. Com'è stato partecipare a Superband?
In tutta sincerità, la decisione di partecipare a Superband è stata difficile per noi, sin dall'inizio. Ma dopo averci pensato davvero a lungo, sono molto felice di aver potuto fare musica ed interagire con musicisti così diversi. Penso di aver imparato molte cose, cose che non avrei mai potuto imparare da nessun'altra parte.
Q. L'esibizione più memorabile?
Quella del secondo round. Era un genere musicale che ho sempre voluto presentare in programmi musicali, era un tipo di esibizione che volevo poter mostrare un giorno. Quindi è sicuramente il più memorabile.
Q. Vi siete presentati tutti insieme, ma della band The Rose tu sei stato l'unico a passare. Potresti dirci i tuoi pensieri a riguardo e come i membri ti hanno supportato?
Hanno continuato a ripetermi che "faremo musica insieme per il resto della nostra vita, 1 o 2 anni, comparati all'intera nostra esistenza, sono niente. Noi ti aspettiamo, tu però lavora sodo! Devi lavorare sodo, devi dare il meglio di te, ad ogni costo".
Q. Il team Monè, band alquanto particolare formata prettamente da cantanti, ha attirato l'attenzione del pubblico e ha fatto parlare di sè. Qualcosa di cui eri preoccupato ma che, alla fine, ha dato risultati positivi?
Inizialmente, quando il team è stato formato, ho pensato che fosse un po'...(risata). Abbiamo dovuto pensare molto a che direzione prendere. Persino per noi era difficile comprendere se fossimo una band o un gruppo di soli cantanti. Per questo abbiamo deciso di non fare una cover. Era difficile trovare una canzone che potesse rientrare nel nostro stile, quindi abbiamo creato la nostra musica e ci abbiamo inserito lo stile di ogni singolo membro. È stato davvero divertente. Penso fosse una combinazione (di persone) perfetta per me. Anzi, in tutta onestà, ho amato far parte dei Monè. Non essere parte del team Monè, non saprei nemmeno immaginarlo.
Q. Ho sentito dire che hai deciso di metterti alla prova con Superband per poter incontrare nuovi musicisti. Come se, da artista, pensassi di dover imparare ancora qualcosa.
Tutti abbiamo molto da imparare. Per quanto mi riguarda, penso di aver imparato qualcosa da ogni singolo partecipante. E sicuramente, tra tutti loro, (ho imparato) tantissimo da Mellow Kitchen hyung. Suona il sassofono in modo magistrale ed è bravissimo in ogni singolo aspetto e campo musicale. Ecco perchè ho iniziato a diventare avido, non proprio avido, ma a volere imparare a suonare molti più strumenti, proprio come il mio hyung.
Q. Durante Superband hai potuto provare il fascino delle collaborazioni. Un artista con cui vorresti collaborare?
Tra i partecipanti di Superband, Chansol con cui ho collaborato durante il primo round. Se fosse possibile, mi piacerebbe lavorare ufficialmente con Chansol. un giorno. Vorrei sicuramente fare qualcosa con i Monè. Ci siamo esibiti insieme per 3 round, e vi abbiamo presentato 3 canzoni create da noi, ma ce ne erano molte di più. Quindi sì, mi piacerebbe sicuramente farvi sentire anche le altre canzoni. E vorrei anche fare qualcosa di nuovo con i membri del team del secondo round (risata). Con tutti, vorrei collaborare con tutti.

Q. In una vecchia intervista hai detto di voler collaborare con Sam Kim.
Posso dire di conoscere personalmente, anche se vagamente, Sam Kim. L'ho incontrato per caso dopo aver mangiato dei noodles freddi in un un ristorante (risata). Mi ha riconosciuto e mi ha salutato per primo. Dopo di che ho pensato al fatto che il suo nome inglese è Sam Kim, e anche il mio è Sam Kim, quindi ho pensato sarebbe stato divertente lavorare insieme. Il nome sarebbe SamSamProject (risata). Ci sono molte somigliante tra di noi. Entrambi abbiamo partecipato a K-Pop Star ed entrambi siamo saliti sul palco con una chitarra in mano. Mi piacciono le cose similari, che trasmettono leggerezza e allo stesso tempo hanno un significato profondo (risata)
Q. Avevi già delle esperienze pregresse per quanto riguarda le audizioni. Eri già comparso su SBS K-Pop Star. Non deve essere stato facile decidere di partecipare nuovamente in un programma simile.
Probabilmente è proprio per questo che ho ponderato la partecipazione a Superband più di chiunque altro, so bene quanto sia difficile e quanto possa far vacillare le persone. Tuttavia, l'approccio di Superband era differente quindi ho deciso di partecipare. Ho pensato sarebbe stato bello partecipare in un programma con diversi artisti, diversi strumenti.
Inoltre, in quel periodo, volevo che la musica dei The Rose fosse vista e ascoltata di più. Non mi sento affatto di aver partecipato a Superband, ma non credo mi presenterò mai più a delle audizioni (risata). Sebbene sia un'occasione per imparare tantissime cose, è davvero pesante perché si ha pochissimo tempo per preparare qualcosa che deve ottenere il miglior risultato possibile. L'ho già provato due volte e una terza sarebbe davvero troppo gravoso da sopportare (risata).
Q. Dopo Superband, hai rilasciato "WOLF". Quale atmosfera, quale messaggio volevi trasmettere?
In realtà ho iniziato a lavorare a questo album ben prima che la band nascesse. Il motivo per cui ho scelto di chiamare quest'album "WOLF" è dovuto al fatto che molte persone vedono il lupo solo come un animale selvaggio, feroce, aggressivo, spesso poi l'uomo è ricollegato al lupo, "l'uomo è un lupo", ma il lupo che ho in mente io è diverso, è un lupo solitario, seppur sempre in gruppo, che vive con un unico eterno amore (nell'animo). Ho voluto prendere questa dualità del lupo e trasmettere così un messaggio, "non giudicare in lontananza (ovvero senza conoscere)". La title, face, ha un messaggio affine: non importa come sei, come appari, puoi essere rispettato, anzi hai il diritto di essere rispettato.
Q. Dove prendi l'ispirazione per scrivere e comporre?
Trovo ispirazione in tantissime cose. Leggo molto, vedo molti film. E scrivo molto di quello che provo, di quello che vivo. Per esempio, anche l'ultima traccia, "Lonely", l'ho composta trasformando quello che provavo in un testo. Scrivo molto spesso sulle note del cellulare.
Q. Di recente hai postato sul tuo Instagram una foto per celebrare il secondo anno dei The Rose. Cosa sono i The Rose per Kim Woosung?
The Rose torneranno presto e, per quanto mi riguarda, io sono i The Rose (NdA: intende dire che lui è parte integrante dei The Rose, è nel suo essere, non sono due cose distinte, tutti insieme sono un'unica entità). I The Rose sono il mio tutto. Stupendo, ma con qualche spina, non è vero? Letteralmente, una vita da rose (risata).
Q. La formazione dei The Rose?
Nasce tutto tra amici - Jaehyeong, Hajoon, Dojoon, io escluso - si sono trovati e hanno deciso di iniziare a lavorare insieme per le strade di Hongdae. Io, all'epoca, ero amico di Dojoon e un giorno Dojoon mi propose di suonare con lui e quindi di unirmi alla loro band. In tutta sincerità, inizialmente ho rifiutato (risata). Far parte di una band non era nei miei piani, volevo rilasciare un album solista. Ma Dojoon mi chiese di suonare con lui. Quindi abbiamo suonato insieme, per le strade di Hongdae, e quello è stato un momento che non dimenticherò mai. Ero così felice. Era passato tantissimo tempo dall'ultima volta che avevo suonato la chitarra elettrica. È stato in quel momento che mi sono ricordato che da piccolo il mio sogno era quello di suonare la chitarra in una band, e così ho realizzato quale fosse la mia strada. Ecco perché siamo qui, insieme, come The Rose.
All'epoca non avevo firmato nessun contratto ufficiale, ero solo in trattative con la compagnia.
Mentre stavo lavorando al mio album solista, sono venuto a conoscenza dei The Rose e ho proposto la cosa alla compagnia. Perchè non una band? (risata). Grazie al cielo il CEO pensò fosse una buona idea, ed eccomi qui come membro della band The Rose.
Q. Immagino che i colori dei The Rose e il colore di Kim Woosung siano differenti.
Se guardate gli album rilasciati fino a questo momento con i The Rose, troverete sempre toni musicali dolci, soavi, che emozionano, tipici del British pop. Ma, allo stesso tempo, continuato a migliorarci. Sono sicuro che il nuovo album, in qualche modo, sarà diverso. Tutti e quattro i colori dei membri dei The Rose si mischiano e creano una storia armoniosa.
Per quanto concerne me, Kim Woosung, come solista, l'unico colore presente è il mio. Quindi, invece di essere una musica nata dalla commistione di differenti colori, vi è solo il mio. Con loro, i nostri quattro colori vengono mostrati in modo armonico, da solo, presento solo il mio. Penso sia questa la differenza. Ma non c'è poi così tanta differenza. Si tratta solo della storia e di come viene raccontata. Da un lato la mia storia personale, dall'altro noi quattro che creiamo e sviluppiamo una storia insieme.
Q. Siete stati inclusi nella classifica "TOP5 artisti K-Pop degni di nota, 2018" redatta da Billboard America. Come vi siete sentiti?
È stato davvero bello. A dire il vero non abbiamo fatto alcuna promozione all'estero, abbiamo semplicemente caricato il video musicale su YouTube, eppure moltissime persone l'hanno apprezzato. Tutto quello che posso dire è che è stato incredibile. Ovunque voi siate, se vi piace la nostra musica, se cantate insieme a noi, posso soltanto esservi grato. Sono felice perchè sto vivendo la vita che sognavo di avere.
Q. Il ruolo di Kim Woosung nei The Rose? E dormitorio?
"Mangiatore del cibo avanzato?" (risata). Essendo stato trainee per un po', avevo già vissuto con altri ragazzi, i miei cari The Rose sono molto puliti. Io stesso preferisco che le cose siano pulite e in ordine, quindi è una combinazione perfetta. Per essere un posto in cui vivono quattro maschi, è inaspettatamente ben tenuto e pulito. Abbiamo punti in comune, e abbiamo punti completamente diversi, credo che sia proprio per questo che riusciamo a vivere bene insieme. Proteggiamo ciò che dobbiamo proteggere.
Abbiamo una regola tra di noi: dialogare. Parlare molto, parlare l'un con l'altro. Comunicare. Evitare situazioni in cui qualcuno non viene capito.

Q. Un modello per i The Rose e Kim Woosung?
Penso che i Beatles siano la cosa più vicina. Sono la nostra band preferita. E una cosa che amo particolarmente è il fatto che, come ho potuto scoprire vedendo ogni documentario esistente su di loro, il loro modo di essere, il loro modo di sentire, di comportarsi, le loro personalità sono davvero simili alle nostre. Sono rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere la forte amicizia tra i membri, quanto ci tenessero l'uno all'altro. Volevano che ogni singolo membro brillasse. E penso che questo sia quello che, di fatto, siamo anche noi, The Rose.
Q. Come “nuovo arrivato” è difficile evitare che non ti venga detto di assomigliare a qualche star.
Mi è stato detto molto spesso che assomiglio ad Ha Dong Gyun sunbae. Ultimamente mi dicono spessissimo che assomiglio a sunbae Dindin (risata). Per come la vedo io, assomiglio molto all’attore WooHyeon sunbae (risata). Se indossassi un cappello sarei identico. Una volta effettivamente mi è stato detto che gli assomiglio, e infatti secondo me è così (risata)
Q. C’è qualcos’altro con cui vorresti confrontarti oltre la musica?
Non mi sono ancora soffermato molto a pensare ad altri settori. Se ci sarà l’occasione ovviamente vorrò provare, ma credo che la prima cosa sia riuscire a fare qualcosa in campo musicale.
Q. Dopo K-Pop Star sembra che la tua immagine sia piano piano diventata più matura e maschile. È un’immagine sexy e non vi è alcuna traccia di imbarazzo.
In realtà non ho mai pensato che l’immagine sexy sia adatta a me, ma trovo che sia facile esprimere certi stati d’animo (risata). Essere tranquilli, senza grandi espressioni, calmi sono (espressioni e stati d'animo) più confortevoli di quelli allegri e gioiosi. Anche se, guardando Superband, sembravo una persona molto più allegro che sexy (risata). Inizio a sentirmi più a mio agio anche (dimostrando) il mio stato d’animo gioioso. Credo che quando ci sono molte persone, dimostro uno stato d’animo “allegro” mentre quando sono solo sembro più calmo.
Q. K-Pop Star, poi il debutto con i The Rose, fino ad arrivare a SuperBand. C'è forse un collega con cui condividi una grande amicizia?
La persona con cui sono più legato è Matthew, ora conosciuto come BM dei KARD. Abbiamo partecipato a K-Pop Star insieme e durante il programma ci siamo avvicinati molto.
Della stessa compagnia c'è anche Ashley delle Ladies’ Code a cui sono molto legato. Spesso ci incontriamo tutti e 3. Oltre a loro c'è anche Jay dei Day6. Anche lui incontrato durante K-Pop Star, e ancora adesso siamo molto uniti. Esclusi loro, in realtà non sono mai stato una persona con tanti amici, però durante SuperBand ho incontrato tantissime persone fantastiche.
Q. Quando lavori sulla musica, immagino che siano influenzate da “amore” e “separazioni”. Il tuo tipo ideale?
Sinceramente non so bene neanche io quale sia il mio tipo ideale. Non credo esista un tipo ideale, ma più che altro qualcuno che lascia una buona impressione sin dal primo sguardo. Sinceramente sono il tipo che crede nell’amore a prima vista. Più che nel volto (ovvero l'apparenza) credo nelle sensazioni. Mi piace qualcuno che trasmette una buona atmosfera.
Q. Il tuo sogno non era inizialmente quello di diventare cantante. Ora sei addirittura il leader di una band. Ti sei mai ritrovato in un periodo di “blocco”*?
Prima del debutto lo ero decisamente. È stato durante le registrazioni per K-Pop Star , lì sono diventato più serio e disperato nel fare musica e così io, che non avevo mai provato una sensazione del genere, mi sono ritrovato in questo periodo di “slump”. Per 3 anni è stata veramente dura. Non ero ancora pronto, ma volevo fare musica. Non sapevo cosa fare e in più mi trovavo in un periodo di cambiamenti. Non credo però fosse causato dalla mia mancanza di abiità ma da una semplice avidità. In quel periodo sono cresciuto molto e sono maturato, provavo tantissime emozioni diverse.
Sono ormai passati due anni dal debutto e da allora non mi sono mai ritrovato in un periodo di “slump”. Ancora adesso mi diverto e mi godo ogni giorno (risata).
* il termine usato dall'intervistatore è "slump", un termine che i coreani utilizzano per indicare il sentirsi bloccato, un momento in cui non ci si sente abbastanza, non si riesce a crescere, non si è soddisfatti
Q. Un modificatore* che vuoi aggiungere prima del tuo nome?
Voglio essere conosciuto come Kim Woo Sung che crea della musica in cui le persone possano ritrovarsi. Credo che la musica sia un mezzo che possa riflettere il tempo, i profumi e le memorie. Mi chiedo se alle persone, quando riascoltando la mia musica, tornino nuovamente in mente profumi e immagini. Voglio creare questo tipo di musica. Voglio fare della musica che si ascolterà a distanza di anni. Voglio diventare un cantante che crei della musica che riporti in mente ricordi passati, anche se questa non si ascolta così spesso. Per fare ciò devo comprendere bene l’epoca in cui vivo. Voglio registrare questo nella mia musica. Questo è il mio obiettivo!
*in coreano un “modificatore” è un’aggettivo o una frase relativa che aggiunge informazioni al nome a cui si riferisce, e che viene scritto prima del nome a cui si riferisce
Q. L’amore che i fan trasmettono ai The Rose è molto caloroso. Una parola per i fan?
Prima di tutto voglio trasmettere loro parole d’amore. Grazie di prendervi cura di noi,e ci tengo anche a dirvi che i The Rose tengono molto a voi. Siete la ragione per cui facciamo musica, siete la ragione per cui riusciamo a fare musica.
Q. Obiettivi per quest’anno?
Penso che mi dedicherò alla promozione del single album dei The Rose. Successivamente ci sarà il tour in America. Andremo in tour in America per 3 settimane e, tornati in Corea, mi dedicherò a preparare nuova musica. Credo che sarò molto impegnato perché a fine di quest’anno saremo in Europa per il tour, poi c'+ anche un concreto a fine agosto. Aspettate tutto ciò con ansia.
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